
1. Organizzate una sfida MasterChef casalinga (e spera che nessuno avveleni nessuno)
Chi ha detto che serve un giardino e una griglia per divertirsi a Pasquetta? Basta una cucina, qualche amico e un pizzico di competitività (ok, anche un po’ di follia). Dividetevi in squadre e lanciatevi in una sfida culinaria degna di Cannavacciuolo—ma con meno urla e più vino.
Come funziona?
Ogni squadra ha un tempo limite per cucinare un piatto. Potete scegliere un tema (pasquale, “cena da rimorchio”...) oppure pescare a caso un ingrediente “obbligatorio” da usare (tipo uovo sodo, colomba avanzata, o… cetriolini).
Un membro della casa può fare da giudice, con tanto di voti stile MasterChef: presentazione, creatività, gusto e quanto ha sporcato la cucina.
Se volete alzare il livello di dramma: girate tutto col telefono, fate i confessionali e date il premio finale tipo: “il mestolo d’oro” o “il grembiule della vergogna”.
2. Sfida cocktail pasquale
Chi ha detto che Pasquetta significa solo vino rosso, birra a caso e digestivi trovati in fondo alla credenza? È il momento di fare un salto di qualità—o almeno provarci—con una sfida a colpi di shaker.
Come funziona?
Basta qualche bottiglia, una buona compagnia (astemi inclusi, i mocktail sono benvenuti) e la voglia di dare un nome ridicolo a un bicchiere colorato. Radunatevi in salotto, cucina o anche in bagno se è l’unico con lo specchio da “barman serio”.
Ogni partecipante deve inventare un cocktail originale con quello che trova in casa: succo d’arancia, gin, miele, rosmarino del terrazzo, pezzi di colomba, scorza di limone rubata dalla crostata… qualunque cosa.
Stabilite delle categorie di voto tipo:
- Nome del cocktail (più è assurdo, meglio è)
- Gusto (o almeno bevibilità)
- Presentazione (vale tutto, anche servire in una tazza di Shrek)
- Effetto wow (scintille, ovetti, foglie di basilico messe a caso)
Per rendere tutto più serio (e più ridicolo), fate finta di essere in un talent: assaggi alla cieca, voti con palette numerate, interviste ai “concorrenti”. Chi perde… lava i bicchieri.
3. Giornata alle terme
Con una Pasquetta piovosa, umore in caduta libera e la consapevolezza che domani si torna in ufficio a leggere mail passive-aggressive tipo “come da mia precedente”… è il momento di evadere.
Dimenticate i plaid fradici e i tentativi di accendere il barbecue con l’ombrello. Prendete costume, ciabatte e quella voglia di non fare assolutamente nulla, e buttatevi in un mondo fatto di idromassaggi e saune bollenti.
Che siate da soli, con le amiche o col partner che vi sopporta anche quando parlate nella zona relax, non importa: la missione è una sola — rilassarvi come se fosse il vostro unico lavoro.
4. Un film al cinema
Pasquetta piove? Niente panico: rifugiarsi al cinema è la scappatoia perfetta per fingere che il meteo non esista.
Stanza climatizzata, poltrone comode, pop-corn e zero bisogno di parlare con nessuno per due ore. È praticamente una spa per introversi.
Scegliete un film che vi metta d’accordo e godetevi l’illusione temporanea che là fuori non stia diluviando e che domani non sia martedì lavorativo.
Qui alcuni consigli
5. Visitate un museo (col bonus della cultura anti-pioggia)
Nelle giornate uggiose i musei ti accolgono a braccia aperte, mentre il tuo ego culturale si alzerà in piedi per applaudirti
A Pasqua, pasquetta e durante i ponti molti musei delle città italiane resteranno aperti anche in via straordinaria.
Approfittatene per perdervi tra opere illustri, nuove mostre, dinosauri, mummie e installazioni moderne. Scegliete un museo in cui non siete mai stati nella vostra città o in un borgo vicino e fate i turisti per un giorno. Instagram ringrazierà (e anche le vostre scarpe asciutte).
Qui info e prezzi di musei e mostre su Torino
6. Registrate un podcast improvvisato
Chi l’ha detto che servono microfoni costosi e uno studio professionale? A Pasquetta, con la pioggia fuori e il gruppo dentro casa, potete trasformare il tavolo da pranzo in uno studio radiofonico e improvvisare un podcast completamente fuori di testa.
Come funziona?
Scegliete un tema (serio o assurdo, tipo “le grigliate che non abbiamo mai fatto”, “gossip pasquale”, “il fenomeno della pioggia a Pasqua”) e alternatevi al microfono del telefono.
Potete assegnare ruoli: chi conduce, chi è l’ospite VIP, chi fa le finte pubblicità (“PasquettaFlex, il tappeto che diventa barbecue!”). Bonus se aggiungete una sigla cantata male e rubriche tipo “L’oroscopo della colomba”.
Sarà una vera perla da riascoltare tra qualche anno!!
7. Giornata al contrario
Piove, i piani sono saltati il picnic e la grigliata all’aperto non si fanno.Tutto è andato a rotoli? Perfetto. È l’occasione giusta per vivere una giornata completamente al contrario. Dimenticate la logica e abbracciate la “follia”.
Come funziona?
Vestitevi da notte la mattina, e fate colazione a cena. Si inizia dai saluti (“Ciao, è stato bello!”), si mangia il dolce prima del salato, raccontate gli aneddoti partendo dal fondo e si canta "Buonanotte fiorellino" alle 11 del mattino.
Fate partire la standing ovation per l’azione più geniale della giornata.
Morale: se la Pasquetta vi gira storta, giratela voi per prima.
8. Giochi da tavolo, game show, karaoke
Sapete bene come si fa, rispolverate le scatole del Risiko, del Monopoli passando per Taboo fino ad arrivare all'intramontabile Uno.
Se volete qualcosa di più interattivo cimentatevi nel replicare alcuni giochi di famosi game-show come “L’intesa vincente” di Reazione a catena.
E quando l’energia è al massimo (o al minimo), parte la modalità karaoke: tirate fuori YouTube, un telecomando come microfono, e soprattutto la voce.
L’importante è cantare, ridere e disturbare (moderatamente) i vicini.
Insomma, che piova, grandini o arrivi un’ondata di pigrizia pasquale, Pasquetta è solo una scusa come un’altra per fare qualcosa di assurdo, rilassante o totalmente improvvisato con le persone giuste.
Non servono cieli azzurri o griglie roventi: basta un po’ di spirito (quello allegro, ma anche quello in bottiglia), voglia di divertirsi e un piano che non abbia paura di sembrare strano.
#maiunanoia – anche con l’ombrello. ☔🥂